3 fattori che compromettono la resistenza sismica di una casa

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Anche le costruzioni antisismiche possono sopperire ai terremoti e vedere compromessa la propria resistenza sismica.

La maggiore causa che fa capitolare anche l’abitazione più sicura rimane ovviamente l’intensità del terremoto, associata alla morfologia e alle caratteristiche geologiche del terreno, oltre che alla profondità del sisma.

Infatti, nonostante le specifiche geologiche della zona possano essere rilevate e studiate, non è possibile prevedere lo scatenarsi di un evento sismico di livello superiore rispetto a quanto misurato in passato nella zona di costruzione, tanto da rendere sempre attuale l’idea di considerare di costruire la propria casa con caratteristiche tali da renderla sicura anche a scosse ben più forti di quelle previste.

Ciò ci porta al cuore dell’argomento, ossia i fattori che compromettono maggiormente la resistenza sismica di una casa:

  • la sua errata progettazione
  • la sua errata realizzazione
  • il mancato rispetto delle normative di costruzione

Come viene compromessa la resistenza sismica di una casa


Un’errata progettazione

La fase progettuale è il momento più delicato che va a costituire il processo di costruzione di una casa: basta, infatti, un calcolo strutturale errato per compromettere le prestazioni dell’abitazione e provocare un collasso.

Solitamente, quest’ultimi sono dovuti alle seguenti cause:

  • una valutazione sbagliata dei carichi o del comportamento strutturale
  • variazioni impreviste dei carichi, della struttura o dei materiali
  • non osservanza dei capitolati o delle specifiche tecniche
  • errata definizione del quadro geotecnico
  • errori di calcolo

Nel caso di terremoto, un errore strutturale può portare a seri danni agli elementi portanti della casa, tra cui pilastri, travi e mura portanti che, nel migliore dei casi, si traduce nella necessità di rimettere in sicurezza la propria casa, mentre nel peggiore comporta la sua demolizione in vista di una nuova realizzazione.

 

Un’errata realizzazione

Alcune volte, soprattutto nel caso in cui progettista e addetti alla costruzione non appartengono alla stessa impresa, la realizzazione non corrisponde a quanto indicato nei progetti iniziali, causando successivi problemi strutturali.

Oltre al caso di dolo, ossia quando la non corretta realizzazione è conseguenza di errori non voluti o disattenzioni, può capitare anche che chi costruisce non ha a disposizione le istruzioni necessarie e le specifiche per una corretta esecuzione dei lavori.

E’ importante quindi affidarsi a imprese specializzate e che usano materiali di qualità e certificati per evitare brutte sorprese.

Un caso eclatante di questo ultimo problema è emerso dopo il terremoto di Ischia dove in diverse abitazioni era stata usata della sabbia assieme al cemento per ridurre i costi.
Per cui la selezione e la corrispondenza dei materiali rispetto a quanto progettato è di vitale importanza.

 

Il mancato rispetto della normativa

Se il progetto non prevede la piena osservanza dei requisiti inseriti all’interno della normativa sismica attuale, l’abitazione potrebbe non essere conforme ai criteri di costruzione che riducono la tendenza della struttura a subire danni nel caso di terremoto.
Ma il problema è ancora più ampio: la stessa normativa italiana consente di realizzare un’abitazione che resiste ai terremoti di medio-alta entità, senza considerare i sismi molto forti.

Ciò è dovuto al fatto che le mappe di pericolosità sismica sono state delineate partendo da dati storici, i quali risultano incompleti e poco attendibili.

Rispettare la normativa è una prerogativa irrinunciabile, ma, per avere la sicurezza che la casa sia davvero sicura, bisogna fare uno sforzo in più e realizzare la propria casa in modo che sia adatta a resistere alla pericolosità del territorio italiano.

 

Bonus: i materiali più resistenti con cui costruire casa

Oltre ad una progettazione precisa ed accurata, anche i materiali utilizzati nella costruzione aiutano a rendere un edificio sicuro. Nello specifico, tra le soluzioni più performanti abbiamo:

  • il legno, che tende ad assorbire la forza dei movimenti tellurici e resiste alle scosse grazie alla sua elasticità;
  • l’acciaio, un materiale duttile ma al contempo resistente alla trazione che reagisce bene allo scatenarsi di terremoti. Inoltre è un prodotto economico facilmente applicabile durante la costruzione;
  • il calcestruzzo, materiale resistente alla compressione, e dalla durata molto lunga. Anche questo è un materiale largamente usato in edilizia per la sua duttilità e per i costi contenuti.

Combinando acciaio e cemento si possono ottenere delle muratura armate con altissima resistenza alla trazione e alla compressione, quindi particolarmente resistenti anche ai terremoti di fortissima entità.

Questi materiali largamente usati oltre ad un’ottima resistenza, rispetto alle case in legno, consentono una vita utile dell’abitazione molto più lunga, minori costi di manutenzione e minori costi ristrutturazione in caso di sisma.

 

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Categorie: Costruzioni antisismiche, Problema sismico

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