Superbonus 110% e Sisma Bonus: gli interventi promossi dal Decreto Rilancio

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Si parla molto del Superbonus 110%, ma in cosa consiste veramente? Quali sono le agevolazioni per chi vuole approfittare del sisma Bonus? Vediamo insieme le informazioni da conoscere sul bonus presente nel nuovo Decreto Rilancio.

 

Che cos’è il Superbonus

È la novità dell’anno per chi vuole eseguire lavori di ristrutturazione e per chi vuole approfittare di agevolazioni fiscali sui suddetti lavori.

Il Superbonus entra in vigore dal primo Luglio 2020 e sarà valido fino al 31 Dicembre 2021 (anche se, con un successivo aggiornamento non ancora ufficiale, si parla di un’ulteriore proroga fino al 31 Dicembre 2022).

Grazie a questo importante supporto, sarà possibile effettuare tanti lavori necessari per migliorare il comfort dell’ambiente domestico come ad esempio la realizzazione di un cappotto termico, la sostituzione del vecchio impianto di riscaldamento con l'installazione di una caldaia a condensazione oppure di una pompa di calore, l'installazione dei pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica e di acqua sanitaria ed anche per quanto concerne interventi indirizzati alla riduzione del rischio sismico.

Infatti sia l'ecobonus che il sisma bonus sono stati ulteriormente potenziati con la percentuale di detrazione elevata al 110%.

 

Che cos’è il Sisma Bonus

Il sisma bonus prevede delle interessanti agevolazioni per quanti eseguono interventi che permettono di ridurre in maniera considerevole il rischio sismico degli edifici.

Attualmente questa forma di agevolazione permette di accedere a sgravi che possono arrivare fino al’85% dell’investimento anche se è bene ricordare come le percentuali si differenziano in ragione della tipologia di intervento.

Dal primo Luglio 2020, invece, tutti gli interventi indirizzati a migliorare e ridurre il rischio sismico sono portati al 110% di detrazione.

In particolare, sarà possibile richiedere la detrazione fiscale in 5 anni oppure si potrà ottenere uno sconto in fattura commisurato attraverso il meccanismo di cessione del credito direttamente all'impresa edile che realizza i lavori oppure anche ad altri intermediari finanziari come nel caso di una banca.

 

Chi ne può usufruire

Il meccanismo prevede una super agevolazione del 110% sotto forma di detrazione fiscale di cui peraltro si può fruire con sconto direttamente in fattura e che indubbiamente rappresenta un ottimo incentivo per eseguire questo genere di intervento.

Chiaramente l'obiettivo è anche quello di rilanciare il settore immobiliare ed edile rendendo gli interventi più convenienti.

Ma chi può usufruire del sisma bonus? Questa misura è stata appositamente ideata per tutti gli edifici ubicati in territori caratterizzati da zona sismica 1, 2 o 3.

Tenendo presente come l'Italia sia in gran parte zona a rischio sismico, praticamente è messa a disposizione per la stragrande maggioranza dei cittadini.

 

Quali sono i lavori che consentono di godere della detrazione del 110%

Il Decreto Rilancio ha di fatto confermato le caratteristiche del sisma bonus andando semplicemente ad elevare il grado di sgravio fiscale portandolo al 110%.

Questo significa che rimangono inalterate tutte le tipologie di lavori che rientrano nel bonus. In particolare, si potrà richiedere lo sconto in fattura per i seguenti lavori:

  • Lavori di messa in sicurezza delle parti strutturali dell'edificio.
  • Lavori che permettono di ottenere significative migliorie in tema di rischio sismico ed in particolare abbassando la relativa classe sismica dell’edificio ad una classe inferiore.
  • Lavori di vario genere che consentono di migliorare la sicurezza dell'edificio con relativo passaggio a due classi inferiori di rischio sismico.
Altri casi che godono delle agevolazioni del Sisma Bonus

È prevista anche la possibilità di accedere a questa agevolazione per le spese di acquisto di edifici antisismici che sono stati realizzati con queste prerogative o che oppure sono stati prima demoliti e quindi ricostruiti.

L'unico vincolo, come del resto accade per le altre situazioni, è che l'edificio debba essere necessariamente ubicato in zona sismica 1, 2 e 3.

Inoltre, per quanto concerne la questione della cessione del credito d'imposta ad un altro intermediario e nel caso specifico ad un'impresa di assicurazione, nel caso in cui si vada anche a stipulare contestualmente una polizza che protegga il proprio immobile da situazioni catastrofiche e calamitose, allora ci sarà l'ulteriore possibilità di detrarre il costo della polizza fino ad un massimo del 90%.

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Categorie: Costruzioni antisismiche

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