Un terremoto su cinque, in Italia, ha le potenzialità per essere altamente distruttivo, non tanto per l’intensità del sisma in sé, quanto piuttosto per la fragilità del patrimonio edilizio del nostro Paese.
Infatti, nonostante la nostra penisola non sia soggetta ai fortissimi terremoti che scuotono il Giappone o la California, la tipologia e il fatto che la maggior parte degli edifici storico-artistici sia piuttosto datata contribuiscono a creare un pericolo da non sottovalutare, per la popolazione e per gli esercizi industriali del territorio.
Ecco perché sensibilizzare i propri clienti sul problema e sul pericolo sismico è il primo passo per evitare che le catastrofi del passato si ripetano ancora.
Una cultura di prevenzione sismica: perché promuoverla
Nel nostro paese una vera e propria prevenzione al pericolo sismico non è mai stata ampiamente pubblicizzata: ogni forte terremoto lascia dietro di sé una scia di detriti e macerie preannunciata che, tuttavia, non invoglia a reagire e a migliorare.
L’esempio più ovvio è quello dell’Aquila del 2009, che dopo dieci anni è ancora un cantiere a cielo aperto, ma Amatrice e le Marche, che sono state colpite da una serie di terremoti tra il 2016 e il 2017, non hanno avuto una sorte migliore: la maggior parte dei cittadini sfollati vive ancora nelle casette a disposizione in attesa della ricostruzione delle loro abitazioni, le gare d’appalto hanno tempi di sviluppo lunghissimi, le macerie occupano ancora le strade dei paesi.
Negli ultimi anni, però, qualcosa ha iniziato a muoversi: dalla prima Giornata nazionale della prevenzione sismica alla reintroduzione del sisma bonus 2018 promosso dal governo, le prime iniziative volte alla sensibilizzazione sismica stanno prendendo piede.
La giornata della prevenzione sismica
Il progetto si è svolto il 30 settembre 2018 in più di 500 piazze d’Italia e ha visto coinvolti in modo volontario migliaia di professionisti, tra architetti e ingegneri specializzati in ambito sismologico.
Lo scopo è stato appunto quello di sensibilizzare i cittadini sull’importanza della sicurezza sismica delle abitazioni e di informare sulle agevolazioni economiche a disposizione di chi vuole mettere in sicurezza la propria casa, tra cui il Sisma Bonus.
Il Sisma Bonus 2018
Non è la prima volta che lo stato italiano promuove provvedimenti simili: il sisma bonus è già attivo da alcuni anni, ma non ha avuto molto seguito.
Quello del 2018 è una versione nuova e migliorata delle precedenti con cui il governo concede delle agevolazioni, detrazioni alle spese che partono dal 50% per arrivare all’85%, per chi vuole effettuare degli adeguamenti antisismici sulla propria casa.
Il sisma bonus è valido fino al 2021 per chi soddisfa i seguenti requisiti:
- i lavori devono essere svolti entro il 31 dicembre 2021
- chi vuole svolgere dei lavori di adeguamento sismico, deve contemporaneamente migliorare di 1 o 2 classi il proprio edificio. Nel caso in cui si passa ad una classe inferiore, la detrazione delle spese è del 70%, nel caso di due classi inferiori dell’80%
- la somma su cui è possibile calcolare la detrazione non deve superare i 96.000 euro
- il bonus è applicabile per le abitazioni situate nelle zone di sismicità 1, 2 e 3. L’elenco di tutti i comuni italiani e la rispettiva zona sismica è consultabile qui
Inoltre, il sisma bonus è a disposizione anche per chi vuole costruire una nuova casa e non solo per chi desidera svolgere dei lavori di ristrutturazione: nel particolare, per i lavori di demolizione e ricostruzione verrà applicata l’IVA agevolata al 10% che viene solitamente applicata per i lavori di ristrutturazione.
Conclusioni
La giusta informazione e i corretti consigli per diffondere una cultura di prevenzione sismica devono essere diffusi e incoraggiati per prima cosa da degli esperti: d’altronde, il problema della sismicità è al 4° posto nelle preoccupazioni dei clienti.
E tu, che risposta dai a chi viene da te per chiederti consiglio su una casa antisismica?
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