Progettare casa: da dove iniziare

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Progettare casa è il primo momento in cui la propria abitazione acquista una forma, ed è importante quindi riuscire a capire da subito quali sono gli elementi che entrano in armonia e quali invece non sono realizzabili.

La serie di consigli che andremo a elencare in questo articolo è pensata apposta per dare l’orientamento su tutto ciò che c’è da tenere a mente prima di inoltrarsi in un tanto appassionante quanto impegnativo progetto come la costruzione di una nuova abitazione.

Partendo dalle prime incombenze legali che è bene risolvere, passando per la progettazione strutturale, ed arrivando infine anche alla scelta dei materiali e soprattutto degli impianti ad alta efficienza con i quali è oggi possibile assicurarsi una vita al massimo del comfort con il minimo delle spese.

Il primo passo: permessi e documenti necessari per costruire

Tutto inizia da un'accurata ricerca e da una scelta sicura del terreno su cui andare a porre le fondamenta della futura abitazione.

Se già possiedi un terreno è, invece, necessario verificare che esso sia edificabile tramite un controllo presso il catasto, chiedendone eventualmente la rettifica urbanistica.

Per quanto riguarda i documenti necessari per l’edificazione, il percorso parte con la consultazione Piano Regolatore Generale, il documento che regola come la città può espandersi con nuove costruzioni.

Subito dopo viene consultato il Piano Regolatore Particolareggiato che, prodotto dagli enti comunali, assicura che il terreno scelto non sia destinato ad opere pubbliche.

In seguito vengono definiti:

  • le distanze di confine da tenere con le proprietà limitrofe;
  • la misura in metri cubi di quanto è possibile costruire per ogni metro quadro di lotto, ovvero l’indice di fabbricazione;
  • il Rapporto di Copertura, ovvero quanta parte del lotto è edificabile;
  • tutti i vincoli di tipo sismico e idrogeologico.
  • la distanza dalla strada che la costruzione dovrà tenere.

Quando avrai questi elementi, spetterà al professionista a cui ti rivolgerai, generalmente il geometra ma anche l’architetto, consegnare tutte queste informazioni all’ufficio comunale, che ha il compito di controllare che il progetto sia compatibile con l'ambiente.

 

Definire una pianta funzionale

Il secondo passo è capire come tradurre in elementi abitativi le proprie necessità e le proprie esigenze, così da garantirsi la progettazione di una pianta pienamente in linea con i propri gusti, ma soprattutto capace di soddisfare a pieno le proprie necessità pratiche.

Non è affatto male iniziare con un primo schizzo della struttura che vorresti dare alla casa, aiutandoti anche con qualche strumento gratuito presente online.

Tra le diverse opzioni presenti sul web, ne consigliamo alcune:

  • Planner5d, che permette di realizzare planimetrie in 2D e 3D e arredare gli ambienti utilizzando dei modelli predefiniti oppure di partire da zero;
  • Ikea Home Planner, semplice e intuitivo dove è possibile personalizzare la stanza in ogni minimo particolare.

Queste interfacce consentono di creare una prima valutazione preliminare per scegliere come disporre stanze e spazi, ipotizzando anche dove mettere aperture, serramenti e infissi. Inoltre, la pianta che avrai creato sarà un buon punto di partenza da consegnare come proposta al tuo architetto, che da essa saprà valutare la realizzabilità strutturale e ricavare il progetto effettivo.

 

Come orienteresti gli spazi?

La disposizione delle stanze parla molto sulla personalità di chi vi abita: permette di capire quali sono gli ambienti che vengono più utilizzati, il grado di socialità che le persone prediligono e il livello di comfort che cercano in una casa.

Ciò che assume un’importanza particolare nel momento della suddivisione degli spazi è l’orientamento delle stanze: tra gli elementi da considerare, la latitudine, l’esposizione al sole e quella al vento.

Il consiglio è quello di volgere a sud o sud-ovest gli spazi più sfruttati durante il giorno e che necessitano quindi di più luce, quali la cucina e il soggiorno, mentre, al contrario, orientare a nord o nord-est la zona notte, in modo da sfruttare il più possibile l’illuminazione naturale e risparmiare sulla bolletta.

Inoltre, la disposizione influenza anche i colori da scegliere per le pareti: i toni chiari saranno l’ideale per le stanze più esposte, per fare in modo che i raggi solari vengano assorbiti il più possibile, mentre i colori caldi sono particolarmente indicati per gli spazi più bui.

 

Quali materiali sceglieresti?

Ad oggi, sono diversi i materiali tra cui scegliere. I più utilizzati:

  • il cemento il più consigliato. Proprio il cemento è, infatti, un materiale estremamente versatile e molto durevole anche a distanza di molto tempo.
    Inoltre, è in assoluto il più capace di donare in modo semplice ed immediato linee minimaliste e moderne alla costruzione che va a sostenere, l’unico che permette, poi, anche agli architetti di sentirsi liberi di giocare con curve, linee, forme e figure.
    Ultimo vantaggio da non dimenticare sta poi anche nel fatto che per risparmiare sui costi energetici è forse una delle soluzioni che assicura di più lungo il tempo, magari abbinato a sistemi termici come il cappotto;
  • il legno, che favorisce l’isolamento termico è un'alternativa anche se più costosa. È inoltre un materiale flessibile e leggero, utilizzato per la costruzione di case prefabbricate grazie alla facilità con cui l’abitazione viene montata. Lo svantaggio più grande è che, se sollecitato spesso dal terremoto, tende a fessurarsi la sua parte esterna facendo entrare l'acqua rischiando così di danneggiarne la struttura;
  • il mattone, sicuramente il più diffuso. Tra le diverse categorie, i mattoni forati sono i più versatili e vengono utilizzati per la realizzazione delle pareti esterne e per le strutture portanti. a livello sismico le classiche case di mattoni sono quelle a minor resistenza sismica quindi sono le meno consigliate sotto questo aspetto.

Hai già pensato alle tecnologie da installare?

Partiamo dall’impianto più tradizionale: l’impianto elettrico.

Esso può essere realizzato seguendo tre livelli differenti:

  • il primo che corrisponde allo standard minimo, il quale prevede la distribuzione uniforme dei punti presa lungo le pareti tenendo conto dei diversi locali della casa. Per esempio, il bagno prevede almeno due prese, a prescindere dalla dimensione e dal livello dell’impianto, mentre per la cucina vengono stabiliti dei valori minimi di punti presa da posizionare all’altezza del piano di lavoro;
  • il secondo livello prevede tutti gli standard del primo con l’aggiunta di un sistema di controllo dei carichi;
  • l’ultimo livello prevede l’installazione di un impianto avanzato che include anche la realizzazione di una dotazione domotica.

Proprio quest’ultimo, l’impianto domotico, permette di ottimizzare gli sprechi e migliorare la qualità di vita attraverso la possibilità di:

  • regolare l’illuminazione e gestire l’impianto di riscaldamento in base alla presenza o meno di persone in casa
  • gestire i carichi di corrente per garantire il risparmio energetico
  • automatizzare l’apertura e la chiusura di porte, portoni, tapparelle ecc
  • impostare l’irrigazione del giardino su fasce orarie specifiche o basandosi sui sensori di umidità
  • gestire i sistemi di allarme e di videosorveglianza
  • controllare e programmare gli elettrodomestici

Veniamo ora all’impianto di riscaldamento: le varianti sono moltissime ma il consiglio generale è sempre quello di optare per un sistema che garantisca un risparmio energetico considerevole e che permetta di risparmiare in bolletta.

Tra le alternative presenti sul mercato è possibile scegliere tra il sistema di riscaldamento a pavimento, il tradizionale a termosifoni, quello a parete e quello a soffitto.

Esistono inoltre sistemi che combinano la ventilazione meccanica controllata con il riscaldamento creando così un unico impianto che ricircola l'aria e la riscalda.

 

Conclusioni

Costruire la casa dei propri sogni non è mai una sfida facile ma se siete determinati ad affrontarla vale la pena di impostare i vostri progetti seguendo i modelli architettonici proposti dalle case attive e passive: la sicurezza, il risparmio e l’alta vivibilità non vi faranno pentire della scelta.

Noi, oltre a costruire le case più resistenti rispetto a quanto impone la normativa sismica, prestiamo sempre molta attenzione a questi aspetti che reputiamo importanti e aiutiamo sempre i nostri clienti a scegliere il tipo isolamento più adatto al clima della zona, per ottenere le prestazioni energetiche che il cliente ci richiede, arrivando a costruire case antisismiche attive.
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Categorie: Problema sismico

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