Attento alla truffa delle case antisismiche: Ecco le 2 domande che possono aiutarti a capire se hai di fronte un professionista o l'ennesimo ciarlatano!

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Troppo spesso sento parlare di case antisismiche quando in realtà la resistenza di queste costruzioni è appena sufficiente a resistere a un terremoto di media entità, ecco perché ho utilizzato questo titolo provocatorio. Perché se non è una truffa, poco ci manca.

Come un antifurto prevede di fermare i ladri che tentano di scassinare una porta o una finestra. Lo stesso ragionamento vale per una casa antisismica:

Dovrebbe prevenire i terremoti!!

Ma non sono terremoti di entità prevista, ma anche quelli più intensi che potrebbero comunque verificarsi.

Immagina di vivere con la tua famiglia in una villetta singola.

E decidessi in questa casa di mettere un antifurto prevedendo di mettere i sensori antieffrazione sulle porte e finestre del primo piano perché è più probabile che i ladri passino di lì, lasciando quelle del secondo piano senza nessun dispositivo.

Certo, nella maggior parte dei casi i ladri entrano dal piano terra però un minimo di rischio resterà sempre.

Immagino che in questa situazione, con un sistema incompleto, non ti sentiresti al sicuro.

Però per le nostre case attualmente funziona così.

Infatti abbiamo visto nei miei post precedenti la reale situazione italiana.

In sostanza abbiamo capito:

  • Le mappe di pericolosità sismica sono costruite su uno storico fatto su documenti tramandati (chissà come) dal medioevo in poi, e sono costruite ipotizzando la gravità degli eventi perché non esistevano strumenti di misura. Non sono fatte con analisi del terreno.
  • Le mappe ci danno una probabilità che in una zona, possa accadere un terremoto di una certa entità. Non ci dicono in nessun modo che questi terremoti possano essere più forti o più frequenti del previsto. (come per il terremoto dell’Emilia Romagna del 2012).
  • Per costruire le nostre case usiamo questi dati di dubbia qualità e che comunque non tengono in considerazione casi meno probabili.

Per il punto numero 3 farò più avanti un articolo dedicato, perché richiede un lungo approfondimento.

La sostanza comunque è questa.

Costruiresti la tua casa antisismica usando dati del medioevo e che comunque non ci danno nessuna certezza sul domani?

La risposta è sicuramente solo una... No!

Ma allora perché ci ostiniamo a costruire in questa maniera?

 

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Alla fine noi, quando scegliamo siamo responsabili del nostro acquisto.

Dovrebbe essere compito nostro informarci di cosa stiamo comprando.

Nella realtà c’è un grosso errore di fondo.

Le informazioni che ci servono sono nascoste agli occhi delle persone perché fa comodo a tanti che il problema della morte di migliaia di persone negli anni sia solo frutto di cause esterne.

Vogliono farci credere che il problema è che i terremoti sono imprevedibili e quindi dobbiamo accettare la soluzione.

E’ vero che i terremoti sono imprevedibili ma questo in realtà non vuol dire niente.

Ci sono tante cose che non sono prevedibili ma giustamente si cerca di prevenire.

Ho fatto tante volte l’esempio dell’auto.

Andare in auto è rischioso perché in ogni momento potresti fare un incidente, anche non per colpa tua.

Però nelle auto nel corso degli anni hanno inserito prima le cinture, poi gli airbag e i crash test.

Cioè si cerca di fare prevenzione e mettere dei dispositivi di sicurezza.

Nelle case non succede nulla di questo.

A parte progettare la casa, con i vari problemi che derivano dall’uso di dati poco affidabili non viene svolto nessun controllo sui materiali usati, su come sono stati assemblati.

Anzi i dati che ci danno per dimensionare la nostra casa, vengono ulteriormente “decrementati”.

Cosa voglio dire?

Voglio dire che le nostre case non sono progettate per resistere al terremoto. Sono progettate per fare in modo, che in presenza di un terremoto con un certo grado di intensità previsto le persone possano uscire di casa.

Quindi la casa può danneggiarsi e risultare poi inagibile, basta che noi possiamo uscire.

Ci sono 3 grossi problemi in questo tipo di ragionamento.

Se viene un terremoto molto più forte del previsto ci consentiranno di uscire in tempo e indenni da casa?

Perché dobbiamo avere una casa che dopo il terremoto diventa inagibile?

Se dopo la prima scossa la casa è rimasta in piedi e non ci accorgiamo di eventuali danni strutturali, sarà in grado di resistere alla seconda scossa?

In altri paesi, dove c’è un rischio sismico elevato come da noi, la casa viene realizzata in modo da resistere a terremoti molti più forti senza mai danneggiarsi in maniera significativa.

 

 

Costruzioni progettate in questo modo sono vere case antisismiche.

Poi non tutti siamo geometri, ingegneri o architetti che siamo in grado di capire se una colonna portante della nostra casa si è danneggiata. Alle volte basta un crepo nascosto per compromettere la struttura...

Certe volte le conseguenze di un terremoto non sono ben visibili, soprattutto se parliamo di case prefabbricate in legno.

La questione di come si comportano le case in legno nei confronti del terremoto è un argomento molto complicato...

La maggior parte delle persone pensa che siano più resistenti delle tradizionali case in muratura e questo è vero, ma quasi nessuno conosce le conseguenze che questo tipo di costruzione può andare in contro se sollecitata da eventi sismici.

Però di questo ne parleremo più avanti.

Stavo dicendo che le nostre case non sono fatte per resistere a terremoti imprevisti o ripetuti.

Dopo il primo terremoto di entità rilevanti si danneggiano e devono (se possibile) essere riparate.

E se la struttura viene compromessa servono decine di migliaia di euro per sistemarla.

Spesso non è nemmeno possibile perché costerebbe di più sistemarla che non rifarla nuova.

In Giappone per esempio le case sono fatte come un elastico, si deformano durante le scosse di terremoto ma poi ritornano come prima.

Oppure sono posizionate su dei supporti che servono per attenuare la forza della scossa sulla casa.

Per fare questo usano materiali di un certo tipo e sistemi costruttivi diversi dai nostri.

Non usano certo case con i mattoni o i blocchi di laterizio come facciamo noi.

Anche con scosse di media entità i blocchi, che sono attaccati tra loro con un po’ di malta, si stanno facilmente crollando sulla testa delle persone.

Una delle maggiori cause di morte delle persone non è tanto il tetto che crolla, ma le varie parti del muro che si scollano tra di loro.

 

 

I muri sono molto pericolosi e questo me lo ha testimoniato anche un mio conoscente di Amatrice, che in qualche precedente post ho accennato alla sua storia, che mi ha confermato che a casa sua la struttura era rimasta in piedi (anche se fortemente danneggiata) ma erano scrollati tre quarti dei muri perimetrali all’interno della casa.

Diversi erano finiti anche sopra i letti che erano appoggiati ai muri che fortunatamente erano vuoti perché i suoi familiari durante una prima scossa si erano già alzati.

Per fortuna c’era stata quella prima scossa che li aveva svegliati, altrimenti le conseguenze sarebbero state molto più gravi.

La domanda ora che ti voglio fare è questa..

Secondo te per la sicurezza della tua famiglia sono sufficienti le abitazioni fatte come le facciamo ora?

Sono vere case antisismiche?

Io la risposta me la sono già data da diverso tempo però è giusto che ognuno pensi con la propria testa.

Forse per rispondere in maniera completa hai bisogno di una informazione aggiuntiva.

Potresti infatti pensare di non poterti permettere una casa con una struttura più resistente.

Sappi che in realtà una casa antisismica con prestazioni anche tre volte superiori a quelle attuali può costarti circa un 5% in più di una normale.

Se sei particolarmente sfortunato e hai acquistato un terreno che ha bisogno di fondazioni un po’ particolari potresti spendere massimo un 10% in più.

Ho letto su diversi articoli in rete, dove si parla di costi che dovrebbero arrivare al 20-30% in più.

Non è assolutamente vero.

Anzi è quello che alcuni vogliono farti credere perché, non sapendo costruire una casa molto più resistente cercano di farti cambiare idea sparandoti dei prezzi altissimi.

Ora sai che non è così e che con che poche migliaia di euro in più puoi definitivamente risolvere il problema.

Basta solo affidarsi a gente che di questo argomento ne capisce.

Devi cercare qualcuno che costruisca case antisismiche di un certo tipo però.

Stai molto attento.

 

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Ho conosciuto persone che sono andate da imprese edili e hanno chiesto espressamente se la casa che avrebbero costruito per loro, era antisismica o meno.

Ovviamente la risposta dell’impresa è stato un sonoro sì, e questo è vero.

La domanda giusta che devi porre non è quella che la maggior parte fa.

La domanda corretta è: Le vostre costruzioni hanno una resistenza sismica superiore rispetto ai requisiti di legge? E se sì, di quanto?

Queste due domande spiazzano qualsiasi impresa.

Non riescono nemmeno ad abbozzare una risposta.

Nel migliore dei casi vi dicono che devono sentire il loro ingegnere.

Che in realtà non è loro perché nel 99% dei casi si affidano a professionisti esterni che non stanno ancora dimensionando le strutture come 20 anni fa.

Resta il fatto comunque, che al di là del progettista usato, la maggior parte delle imprese non sono specializzate in case antisismiche e non sanno nemmeno da dove partire.

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Non dico che io sono l’unico, ma siamo veramente in pochi che attualmente stanno lavorando su questo argomento in modo serio.

Quello che ho voluto farti capire con questo articolo molto semplice è che c’è una bella differenza tra una casa antisismica che segue i requisiti di legge e una casa antisismica che abbia prestazioni superiori che ti cautelino  da qualunque situazione.

Ricorda sempre una cosa.

Se in una zona è previsto un terremoto di una certa entità nessuno ci dice che non potrebbe avvenirne uno invece molto più forte.

Puoi fare qualunque ricerca tu voglia ma non esiste nessuna certezza sul prossimo evento sismico.

C’è sono un calcolo di probabilità che ci dice quello che in teoria dovrebbe accadere, ma niente di più.

E questo è vero sia tu viva in una zona ad alto rischio sismico come il centro e sud Italia, ma anche nelle zone a basso rischio.

E questo è quello che è successo anche nel terremoto dell’Emilia Romagna.

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Categorie: Costruzioni antisismiche

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