Quello che i tg non dicono sulla storia delle famiglie italiane colpite dagli ultimi terremoti

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Hai mai provato a pensare come vivono le famiglie terremotate?

Tra tutte le cose che devo fare (ricerche del settore, trattative commerciali, gestione aziendale, amministrazione burocratica, etc) mi sono fermato un attimo a riflettere su come è cambiata la vita di queste famiglie.

Qualche giorno fa mentre ero a cena con la mia famiglia e guardavo la tv, sono rimasto sbalordito dalle storie scioccanti che raccontavano alcuni degli sfollati.

Non potevo negare la mia tristezza nei loro confronti. Erano persone disperate e ansiose. Il loro unico modo per sfogarsi era davanti alle telecamere dei giornalisti.

E’ stata una scena agghiacciante se devo essere sincero.

Quando ho finito di ascoltare le loro storie, mi sono girato e ho guardato i miei figli e mia moglie e mi sono reso conto di aver preso la miglior decisione della mia vita quando ho costruito una vera casa antisismica.

Non riesco a supportare l’idea di lasciare - o meglio abbandonare - la mia città per un terremoto.

Ma questo sono io.

Da bambino sentivo dire che il compito dell’uomo è provvedere alla propria famiglia. Questo “mantra” mi è rimasto impresso nella mente perché lo sentivo dire da mio padre e dai miei nonni. Probabilmente anche tu avrai sentito da qualcuno questa frase più d'una volta.

All’epoca non ci facevo tanto caso. Ero giovane. Il mio unico pensiero era quello di uscire con gli amici la sera, divertirmi più possibile e poi rifare lo stesso ciclo il weekend successivo...cose che fa ogni giovane insomma.

Quegli anni erano completamente diversi da quelli di oggi. Se hai la mia età ( circa 40 anni ) puoi capire di cosa sto parlando.

Col passar del tempo però ho capito che tutto non era divertimento e festa ogni weekend. Le mie responsabilità iniziarono ad arrivare.

Appena finiti gli studi universitari, ho iniziato a lavorare nell’azienda di famiglia. Lì mi sono reso conto che il mondo non era quel che immaginavo.

All’inizio non è stato facile perché i dipendenti dell’azienda non erano abituati a ricevere ordini da un giovanotto di 26 anni. Spesso mi capitava di litigare con più di un dipendente.

Era un casino. Problemi di qua e di là. L’arrivo della crisi economica. La poca esperienza nel settore.

A questo devo aggiungere il fatto di aver conosciuto la mia dolce metà nel frattempo. Qualche anno dopo il nostro rapporto di coppia dovevo intraprendere una nuova avventura nella mia vita: Quella del papà.

Quando è nata la mia prima figlia ho capito che non potevo più pensare solo a me stesso. Se all’inizio ero un giovane agguerrito e testardo che voleva fare di testa sua, ora mi rendevo conto che le mie azioni avevano un impatto sui miei cari ( mia moglie e i miei figli ).

Quel giorno ho capito veramente cosa volesse dire la frase “ il compito dell’uomo è provvedere alla propria famiglia “.

Quello che ti ho appena raccontato è una piccola parte della storia della mia vita. Sono convinto che ogni persona ha una storia da raccontare. Non importa se è un operaio, un impiegato di banca o un imprenditore di successo.

Dietro ogni persona c’è una storia affascinante da raccontare.

Mentre ricordavo questa frase e ascoltavo attentamente le testimonianze delle vittime del terremoto del centro Italia ho capito che LA LORO storia non può essere messa nel dimenticatoio dei ricordi.

Assolutamente no.

Sebbene le storie da raccontare siano infinite, quello che mi propongo di fare in questo articolo è descrivere il modo in cui vivono queste famiglie.

Non voglio fare nomi né raccontare la storia di una persona in particolare. Altrimenti qualcuno potrebbe dire che dò priorità a certe famiglie o certe storie.

Si tratta anche di una questione di rispetto nei loro confronti. Molte di queste persone non vogliono ricordare più quello che è successo quel “maledetto” giorno.

Chiarito questo, credo che possiamo iniziare.

La prima domanda che mi viene spontanea è : Cosa faresti se ti capitassi di vivere un terremoto come quello nel centro Italia ?

Hai mai pensato all’idea che un terremoto possa cambiare radicalmente non solo la tua vita ma anche quella dei tuoi familiari ?

Pensaci bene prima di rispondere a queste domande. Prenditi qualche secondo e riflettici sopra.

Fatto?

Tra le tante storie che ho letto sul web ho trovato quella su una signora di quasi 80 anni. Il suo corpo è stato ritrovato senza vita quando i vigili del fuoco l’hanno estratta dalle macerie. Lei stava trascorrendo le vacanze nella casa di famiglia del marito nel centro storico di Amatrice. La signora non era originaria di lì, bensì di una piccola città del Nord.

Questo è quanto ho trovato sul web. Ti sembra giusto che la vita di una persona di più di 80 anni venga raccontata in due righe e poi messa nel dimenticatoio per sempre?

A me questa cosa dà veramente fastidio.

Cosa c’entra la storia di questa signora con la tua vita?

Prova a pensarci.

Questa signora non era di quelle zone lì. Eppure il destino ha deciso di toglierle la vita proprio lì.

Prova a pensare ora quante volte hai pensato di trascorrere le tue vacanze in una località del centro o sud italia ?

Una di queste località potrebbe essere la bellissima isola di Ischia.

Quello su cui voglio focalizzare la mia attenzione è che non è detto che il terremoto debba colpire la tua città per distruggere la tua vita.

Purtroppo questa signora non ce l’ha fatta. E qualche malato di mente potrebbe dire “ si ma tanto quella signora lì era anziana. Prima o poi doveva andarsene da questo mondo. Ha già vissuto a lungo questa vita “

Ma cosa ti fa pensare che la sua vita non sia importante solo perché era un’anziana ?

Magari era la nonna preferita dei nipotini. O magari era l’unica persona che aiutava la figlia a crescere i nipoti. O magari era andata ad Amatrice non solo per trascorrere le vacanze estive, ma anche per sciogliere dei conflitti e nodi con la famiglia del marito.

Le variabili sono veramente tante.

Ti invito a riflettere su questa cosa.

Se un terremoto ti uccide, quale sarà il futuro della tua famiglia ? Quale sarebbe la prima reazione della tua dolce metà ?  E se hai una carica importante al lavoro o sei il titolare di un’azienda, cosa succederebbe in questo caso? Magari avevi un’idea o un progetto da realizzare, ma ora che non ci sei più, sei sicuro che i tuoi collaboratori la porteranno avanti comunque ?

 

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Ti dico questo per farti capire che un evento sismico non è solo un problema del centro o sud italia, ma di tutto il paese.

E’ come quando c’è un attentato terroristico all’estero e per caso tu sei lì. Casi come questi ne abbiamo visti tanti. Basta pensare agli italiani che sono morti negli attentati terroristici in Spagna, in Francia, in Belgio e anche a Londra.

Erano quasi tutti giovani pieni di vita e con un futuro davanti. E ora non ci sono più. E chi può colmare il vuoto che c’è adesso nei cuori delle loro famiglie ?

Purtroppo nessuno può colmare un vuoto così doloroso.

Da quando ho iniziato questo progetto il mio primo obiettivo è stato quello di sensibilizzare gli italiani del rischio sismico in Italia PRIMA ancora di vendere le mie case.

Il motivo è semplice.

Oramai la gente non crede più in nessuno. L’Italia sta vivendo un’epoca unica nella sua storia. Il governo continua a prendere in giro i cittadini. I politici lucrano sugli immigrati. Le banche pensano solo a salvaguardare gli interessi delle multinazionali e dei ricchi a discapito dei comuni cittadini. I giovani scappano dall’Italia perché qui il futuro è incerto.

Ecco...di fronte ad uno scenario di questo tipo, non posso pretendere di entrare nel mercato e dire “ io ho la soluzione contro i terremoti “.

So che ci vuole tempo.

Magari è da un anno che sei alla ricerca di un costruttore affidabile e continui a rimandare perché tutti quelli che hai incontrato non ti ispirano fiducia. Ti dicono due 3 cosette al volo per farti firmare il contratto, ma dopo tante fregature che hai preso in tutta la tua vita questa volta non ci caschi più.

Come vedi, il mio modo di lavorare è completamente diverso.

Ma torniamo a noi e rimaniamo focalizzati sull’argomento di oggi.

Stavamo dicendo che non è necessario vivere in una città ad alto rischio sismico per subire le conseguenze di un terremoto.

Ora voglio portare la tua attenzione su quelli che sono i modi di vivere.

Ti sei mai preso la briga di andare a vedere o leggere su internet come vivono queste famiglie ?

Magari avrai sentito che vivono nei container forniti dalla protezione civile e dal governo.

Ma questo è solo la punta dell’iceberg di quello che dicono in tv.

Proprio in questi giorni mi è capitato di leggere la testimonianza di una famiglia che viveva nella propria macchina!

Tutti i 4 membri della famiglia costretti a vivere e passare le giornate all’interno di un’auto!?

Sebbene i genitori dicevano che loro possono supportare questo “castigo”, non sanno cosa rispondere ai bambini quando dicono di voler “ dormire in un letto vero e abbracciare la bambola di tutti i giorni “

E poi vogliamo parlare di privacy tanto per girare il coltello nella piaga ?

Questa famiglia è costretta a percorrere centinaia di km per fare uso dei servizi igienici di uno dei pochi alberghi rimasti in piedi. La cosa più atroce è che possono usare i servizi igienici solo una volta la settimana per una questione di “rispetto per le altre famiglie”

Non so te, ma questo è veramente è disumano e insopportabile.

Non solo si tratta di privacy e rispetto, ma anche della salute mentale dei bambini.

Stando alle ultime statistiche secondo la protezione civile, sono migliaia gli sfollati a rischio alienazione.

Sai cosa vuol dire questa strana parola ?

Vuol dire disturbo mentale.

Le persone che sono più propense a soffrire qualche disturbo mentale sono, guarda caso, gli anziani e i bambini.

Lo stress, i disturbi del sonno, l’ansia sono dinamiche psicologiche che si acutizzano di più col passar del tempo se queste persone non ricevono l’assistenza necessaria.

Ma questo è solo la punta dell’iceberg.

Prova a pensare per un istante che la tua città all’improvviso non solo viene distrutta, ma anche abbandonata dai suoi abitanti ?

La città dove sei nato e cresciuto potrebbe scomparire dalla cartina geografica se ciò dovesse accadere.

E’ proprio questo quello che sta succedendo in molte delle città colpite dal terremoto. I giovani già faticano a trovare lavoro nelle loro città, figuriamoci se ora riusciranno a trovare lavoro in una città distrutta.

Sappiamo che al giorno d’oggi la stragrande maggioranza dei giovani è un po’ ribelle. Molti di loro non vogliono lasciare la propria terra, ma se non c’è lavoro e la maggior parte delle azienda è stata rasa al suolo che si fa?

Ci si trasferisce altrove definitivamente.

Così facendo quelli che rimarranno nelle città distrutte saranno solo gli anziani.

E’ come dire che qui a Vicenza , dove vivo, arrivasse un terremoto e distruggesse tutto. E il giorno dopo vedo i giovani fare le valigie per trovare un posto migliore da vivere e mettere su famiglia.

Sono costretti a farlo!

Non sono sicuro se sono riuscito a farti capire che le probabilità di subire le conseguenze di un terremoto sono veramente alte. A prescindere se vivi al nord, centro o sud Italia.

Tutta l’italia è a rischio.

Il mio lavoro l’ho fatto. Non devi credere alle mie parole. Le storie da raccontare sono veramente tante. Pensa che non ho nemmeno fatto cenno all’arrivo del freddo, le frane, la neve, e la pioggia. Fenomeni naturali che non fanno che aggravare la situazione di queste famiglie.

E’ difficile e anche inutile puntare il dito contro qualcuno quando il danno è stato fatto sebbene il governo abbia una responsabilità enorme in tutto questo.

Quello che posso consigliarti al momento è di stare calmo. Non prendere nessuna decisione affrettata senza aver valutato prima tutte le variabili.

Ricorda la frase con cui ho iniziato questo post: Il compito dell’uomo è provvedere alla propria famiglia.

Prima di fare una scelta - qualunque essa sia - fermati un attimo, girati e guarda i tuoi figli.Pensa a loro e alla tua dolce metà.

Se davvero ci tieni a loro, allora non fare cazzate.

Non fare come gli altri italiani che continuano ad ignorare questo problema. Prendi in mano il futuro della tua famiglia.

La decisione è solo tua.

 

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Categorie: Problema sismico

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