Costruire casa significa avere la possibilità di realizzarla stando attenti ai propri gusti secondo le proprie esigenze e, allo stesso tempo, volere che sia sicura ed anche attenta all’ambiente.
Questi ultimi due fattori risultano particolarmente importanti: la sicurezza infatti deve prevedere il rischio sismico a cui sono esposte alcune zone del paese mentre l’aspetto Green è ormai necessario per ottemperare alla normativa vigente.
Dall'1 gennaio 2018 è diventato obbligatorio garantire che metà dell'Energia Primaria utilizzata dagli edifici di nuova costruzione sia autoprodotta tramite fonti rinnovabili e in maniera conforme a quanto esposto nella Direttiva Europea 31/2010 e con regolamento successivo al 244/2012.
Questa normativa ha pertanto costretto architetti, ingegneri e termotecnici a lavorare insieme per creare nuove soluzioni capaci di soddisfare queste richieste. Nasce così, o più precisamente si fortifica e diventa rilevante per il grande pubblico, il settore della Bioedilizia; un nuovo modo di immaginare gli spazi e gli edifici costruendo immobili capaci di ridurre i propri consumi e soddisfare le necessità energetiche interne senza dover dipendere da combustibili fossili.
I due concetti più importanti, almeno per quanto riguarda la realizzazione di immobili in campo residenziale, nati dai nuovi canoni della Bioedilizia e della Bioarchitettura sono sicuramente le idee legate alla Casa Passiva e alla Casa Attiva.
L’idea di Casa Passiva nasce alla fine degli anni ottanta grazie agli sforzi congiunti del prof. Wolfgang Feist e del prof. Bo Adamson che sperimentarono idee e progetti volti alla costruzione di un edificio capace di non raffreddarsi troppo in inverno mantenendo una temperatura confortevole grazie ad una corretta esposizione delle finestre verso la luce solare, all’utilizzo - in fase di costruzione - di materiali che consentissero un rilascio graduale e controllato del calore, e al riscaldamento prodotto internamente dagli elettrodomestici e dagli inquilini stessi.
Un edificio quindi che non fosse costretto a ricorrere ad impianti di riscaldamento artificiali quali caldaie, radiatori o sistemi analoghi.
Va detto che ad oggi il termine Casa Passiva venga spesso utilizzato in maniera generica, tendendo ad includere tutti quegli immobili che abbiano beneficiato di alcune accortezze tipiche della progettazione passiva (come, ad esempio, la corretta esposizione delle vetrate) ma che non necessariamente rispondano agli standard appena indicati.
Come abbiamo già avuto modo di accennare, la fase di progettazione risulta particolarmente importante nella realizzazione di una Casa Passiva capace di alte prestazioni. Durante questa fase infatti andranno presi in considerazione diversi aspetti estremamente importanti tra cui spiccano:
La scelta dei materiali più adatti alla realizzazione di una Casa Passiva viene fortemente influenzata dal contesto in cui si andrà a costruire.
Ad ogni modo agli inizi il legno era uno dei materiali più adatti per le sue intrinseche capacità di isolamento ma oggi anche i materiali più “tradizionali” come il cemento hanno le stesse prestazioni e la stessa capacità di rispettare i requisiti green richiesti dalle normative vigenti (abbiamo approfondito il tema del cemento e la bioedilizia in questo articolo) ma anche per essere sicuri che l’abitazione sia resistente e sicura per chi ci vive.
Oppure diversi rivestimenti di ultima generazione che, oltre ad essere completamente atossici, ottimizzano il risparmio energetico, o ancora vernici completamente sicure per la salute dei residenti capaci di aumentare l’impermeabilità dello stabile.
L’Idea di Casa Attiva nasce nei paesi scandinavi come naturale evoluzione al ben radicato concetto di Casa Passiva ponendosi l’obiettivo di trasformare il risparmio energetico in guadagno energetico, ossia portare il bilancio tra energia consumata ed energia prodotta in positivo non limitandosi solamente alla costruzione di case energeticamente autonome ma creando edifici capaci di produrre energia in eccesso.
In sostanza viene definita Attiva una casa che sappia provvedere al proprio fabbisogno elettrico - quindi all’energia necessaria per utilizzare luci, impianti vari ed elettrodomestici – e produca al contempo un extra da reimmettere sul circuito elettrico Nazionale.
Anche le case attive prestano attenzione in fase di progettazione all’orientamento, alla forma, al perimetro esterno e alle vetrate riservando inoltre particolare attenzione a:
Va segnalato inoltre come le Case Attive abbiano bisogno di un discreto impianto tecnologico per lavorare al meglio, la domotica infatti va a braccetto con questa tipologia di edifici.
Scoraggia un po’ anche il maggior costo di realizzazione: l’impiantistica, le soluzioni energetiche ed anche la domotica infatti non contribuiscono a tenere i costi iniziali bassi; diversi studi di settore però garantiscono che una Casa Attiva inizierà a far risparmiare da subito con la mancanza di bollette elettriche e di riscaldamento. Inoltre nel lungo periodo, circa un trentennio secondo i calcoli degli esperti, il surplus energetico farà rientrare i proprietari dei costi di costruzione.
Come già anticipato all’inizio dell’articolo, un aspetto fondamentale di cui tenere conto quando si costruisce in Italia è quello del rischio sismico.
Case Attive e Passive si comportano molto bene in questo campo: non hanno infatti alcuni problemi ad adattarsi alle normative vigenti in materia ed alcune soluzioni geotermiche possono aiutare nella creazione di fondazioni che sapranno resistere meglio ad eventi sismici.
Per cui avere una casa passiva o attiva va a pari passo con la possibilità di avere una casa sicura. Anzi è proprio il connubio ideale per avere una casa duratura, con basse spese di gestione e che quindi sia un vero investimento per i proprietari.
Costruire la casa dei propri sogni non è mai una sfida facile ma se siete determinati ad affrontarla vale la pena di impostare i vostri progetti seguendo i modelli architettonici proposti dalle case attive e passive: la sicurezza, il risparmio e l’alta vivibilità non vi faranno pentire della scelta.
Noi, oltre a costruire le case più resistenti rispetto a quanto impone la normativa sismica, prestiamo sempre molta attenzione a questi aspetti che reputiamo importanti e aiutiamo sempre i nostri clienti a scegliere il tipo isolamento più adatto al clima della zona, per ottenere le prestazioni energetiche che il cliente ci richiede, arrivando a costruire case antisismiche attive.