Bioedilizia: quali sono i materiali più utilizzati?

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Chi l’ha detto che una casa non può essere attenta all’ambiente?

Questo è proprio ciò che si ripropone di fare la bioedilizia, un tipo di settore particolarmente votato alla sostenibilità, all’utilizzo di tecniche costruttive non inquinanti e all’impiego di materiali ecologici.

Proprio su quest’ultimi ci soffermeremo in questo articolo: parleremo di diversi materiali sostenibili - ma anche sicuri per la tua incolumità nel momento in cui andrai a viverci - e vedremo come anche quelli da sempre considerati inquinanti possono in realtà diventare green.


I materiali più utilizzati in bioedilizia

Le caratteristiche che rendono dei materiali utilizzabili nel settore della bioedilizia sono da ricercare tra le seguenti:

  • devono garantire un risparmio energetico rispetto alle alternative più tradizionali, quindi contribuire a contenere il calore e a isolare la casa dall’umidità e dai rumori esterni
  • non devono essere composte da sostanze dannose che possono rilasciare gas e composti chimici nocivi o di natura microbiologica, come muffe e batteri
  • devono essere possibilmente disponibili in grandi quantità
  • devono essere riciclabili e smaltibili
  • devono essere sicure sia in fase di lavorazione che in un momento successivo quando la casa verrà abitata
  • devono essere sicure in caso di incendio e devono possedere una resistenza meccanica ideale in base al rischio sismico della zona

Naturalmente ogni materiale non deve e non può possedere tutti questi requisiti, ma, in base al suo utilizzo avrà delle specifiche caratteristiche.

 

Il legno

Il legno si presta bene se utilizzato sotto forma di pannelli con cui isolare acusticamente e termicamente la casa, e, se trattati opportunamente (dopo esser stati impregnati con materiali come magnesite e cemento), favoriscono la traspirazione e assorbono bene l’umidità.

Ma la migliore caratteristica del legno è probabilmente quella di avere un’alta resistenza alla trazione e alla compressione, rendendo la casa un luogo sicuro in caso di terremoti.

Attenzione però: il legno, per essere utilizzato in ambito edilizio, viene molto spesso trattato con sostanze chimiche per renderlo resistente alla degradazione organica, all’umidità e al rischio di combustione, solo che le sostanze utilizzate non sono propriamente ecologiche e rischiano di diventare un danno a causa degli agenti chimici che rischiano di rilasciare con il tempo.

Prima di adottare questa soluzione per la tua casa, assicurati che sia davvero sicura.

 

Il sughero

Il sughero è un ottimo materiale isolante termico e acustico che neutralizza la presenza di ponti termici.

Se inserito all’interno di blocchi di laterizio forati, può essere utilizzato anche per la realizzazione della muratura portante di casa garantendo anche un buon livello di isolamento dal calore e dai rumori.

 

Il vetro cellulare

Formato da vetro riciclato poi compresso in pannelli, è un materiale totalmente impermeabile, ignifugo e resistente alla compressione, rendendolo così ideale nei lati esterni della fondazione.

I suoi utilizzi più diffusi nell’edilizia sono: come isolamento perimetrale sotto la platea di fondazione e nella pavimentazione, come riempimento di solette e come strati di compensazione leggeri e coibentati sopra porticati a volta.

 

La canapa

Per la realizzazione di mattoni green, la canapa si piazza tra i primi candidati tra i materiali maggiormente utilizzati.

Tra le opzioni presenti sul mercato, le più performanti presentano un composto fatto di canapa e calce che garantisce un isolamento ideale dalla temperatura esterna della casa e dai rumori, oltre che assorbire bene il vapore e l’umidità, cosa da non sottovalutare per il benessere e il comfort di chi vi abita.


Anche il cemento può essere green

Ma allora le soluzioni tradizionali verranno abbandonate a favore di quelle più nuove e più ecologiche? Non necessariamente!

Come abbiamo già visto, il laterizio e i mattoni vengono in qualche modo “rivisitati”, attraverso nuove composizioni, ma non sono lasciati da parte e lo stesso vale per il cemento.

Il cemento trova ancora molto spazio nel settore edile tanto che ci si aspetta che la produzione mondiale di cemento arriverà a 5 miliardi di tonnellate l’anno entro il 2030.

Nonostante il cemento in sé non sia sicuramente tra i materiali più ecologici per costruire casa a causa delle sue emissioni di CO2 nell’atmosfera, ad oggi alcune soluzioni permettono di realizzare un calcestruzzo più reattivo agli agenti chimici e resistente ai terremoti con la metà dell’energia termica necessaria per la sua produzione.

Il cemento rimane quindi il materiale più utilizzato e per un buon motivo: non solo sta diventando sempre più sostenibile, ma offre una protezione ideale alle condizioni esterne tra cui calore, rumori e umidità, permette di risparmiare sulla bolletta e di inquinare meno evitando l’utilizzo massivo di riscaldamento e condizionamento ed è il materiale più resistente ai terremoti, grazie alla sua capacità di assorbire le scosse telluriche.

Con il patrimonio italiano odierno, per la maggior parte inadeguato al rischio sismico a cui siamo sottoposti, questo materiale costruttivo potrebbe davvero fare la differenza.

 

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Categorie: Problema sismico

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